Ci troviamo a Brancaleone (RC), importante sito di nidificazione della tartaruga più comune del Mediterraneo: la Caretta caretta. Questo splendido animale è solito deporre le uova nelle distese sabbiose del basso Ionio Reggino.
E’ importante specificare che questa tartaruga raggiunge la maturità sessuale a circa 30 anni di età, periodo in cui l’animale è istintivamente indotto a nidificare nel luogo di nascita, fatto che riduce al minimo la possibilità di scelta del sito di nidificazione.
Questo la costringe a ritornare su spiagge che in trent’anni hanno subito un degrado crescente a causa dell’inquinamento, riducendo così le probabilità di schiusa delle circa 100 uova deposte in ogni singolo nido.
Arrivati nella bellissima Brancaleone, fin dal primo momento ci siamo resi conto del perché le tartarughe abbiano scelto di nidificare in questo splendido luogo: l’insieme delle cui caratteristiche lo rendono idoneo alla riproduzione di questo delicato animale.
Sorgono invece dei dubbi riguardo l’alto tasso di inquinamento che si può facilmente constatare passeggiando lungo le spiagge, ricordandoci di quanto l’uomo contribuisca a rovinare la natura in cui egli stesso vive.
Lungo il litorale si accumulano rifiuti di ogni tipo provenienti sia dal mare, sia dai torrenti locali.
Noi volontari di Naturalmente Brancaleone, una volta constatata l’entità del problema, ci siamo attivati al fine di tutelare questo ambiente e per smuovere le coscienze di turisti e popolazione locale: causa e soluzione del problema.
Così, ci siamo recati in spiaggia per bonificarla dai rifiuti e in poco più di mezz’ora abbiamo riempito dieci sacchi di materiale inorganico plastico, molto spesso intrappola la fauna marina o viene addirittura ingerito da malcapitati cetacei e tartarughe marine, arrecando loro gravissime lesioni interne, e in molti casi anche la morte.
Considerato quanto possono fare poche persone in così poco tempo, e con il minimo sforzo, cosa accadrebbe, se la tutela delle spiagge diventasse un progetto comune?
Ps: passiamo quindi il “rastrello” ai nostri futuri colleghi volontari così che questa non rimanga soltanto una giornata eccezionale!
Articolo scritto da: Andrea Vescovi, Tommaso Calandrelli, Eros Quesada, Luca Bajno, volontari 2015 CRTM Brancaleone