A dicembre siamo apparsi sulla copertina del report annuale di AISPA (Anglo Italian Society for the Protection of Animals) perché A.I.S.P.A. ha deciso di sostenere per il 2019 e 2020 il nostro Centro di Recupero finanziandoci con due importanti donazioni, per un totale di 3000 sterline (3.400 € circa).

AISPA il cui acronimo sta per Società Anglo Italiana per la protezione degli animali, è un ente no-profit con sede nel Regno Unito, che dal 1952 raccoglie fondi in tutto il mondo e li destina al finanziamento di associazioni del terzo settore che si dedicano alla protezione degli animali in Italia.
Perché proprio in Italia? Perché AISPA porta avanti il lavoro pionieristico di Leonard Hawksley, un inglese che nel 1890 sbarcò in Italia e, non potendo restare indifferente ai maltrattamenti sugli animali a cui ebbe modo di assistere, decise di impegnarsi attivamente e per tutta la sua vita a favore della tutela degli animali sul nostro terriorio.

In risposta a chi lo criticava chiedendo come mai uno straniero si interessasse della tutela degli animali in un Paese che non era neppure il suo, era solito rispondere con prontezza: “Perché gli animali non hanno nazionalità”. E così, dopo la sua morte, nel 1952 l’allora “Hawksley Society for the Protection of animals and birds in Italy” divenne la “Società Anglo Italiana per la Protezione degli Animali”.

Non è vero che il bene deve essere fatto in silenzio. Il bene deve essere contagioso, virale, ed è per questo che deve essere raccontato. Se siamo riusciti a superare le criticità del 2020 senza negare le cure a nessuna tartaruga marina (e neppure ad altre specie soccorse) lo dobbiamo sicuramente anche al team di A.I.S.P.A., a cui siamo infinitamente grati per il prezioso supporto!