Mattia è una bellissima tartaruga marina di 8 kg, curata dai volontari del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone. L’incontro con lui è avvenuto a fine ottobre quando due pescatori, Enzo e suo figlio Mattia, a bordo della loro imbarcazione lo hanno accidentalmente catturato durante una battuta di pesca. L’esemplare di Caretta caretta aveva ingerito un amo da palangaro utilizzato per la pesca al pesce spada. Probabilmente senza la grande sensibilità di Enzo e Mattia la piccola tartaruga non sarebbe sopravvissuta. I due pescatori, infatti, hanno subito contattato il personale del Centro di Recupero Tartarughe marine di Brancaleone che, con grande tempestività, si è recato sul posto per prestare soccorso all’animale.
La rimozione dell’amo e le cure costanti hanno permesso a Mattia, dopo un lungo periodo di degenza presso la nostra struttura, di riacquistare un ottimo stato di salute e finalmente, dopo otto mesi, è tornato nel suo habitat naturale.
La liberazione è stata attesa da decine di persone entusiaste e il giovane pescatore, affezionatosi a questa tartaruga proprio da lui recuperata, l’ha liberata personalmente in riva al mare. Nei suoi primi momenti di riconquistata libertà, Mattia è stato seguito in mare da Filippo e dopo essersi orientato ha preso il largo.
Per le persone presenti è stato un evento unico ammirare con i propri occhi un animale cosi raro che torna a nuotare libero nel nostro mare. In particolare, per i volontari presenti in questa settimana, che hanno coltivato fin dall’inizio la conoscenza e la passione per questi animali, questa liberazione li ha circondati della stessa energia dell’abbraccio donato dal nuovo incontro tra il mare e la tartaruga.
La sensibilità verso la tutela di questa specie in via di estinzione sta crescendo ma la strada per raggiungere un equilibrio tra l’uomo e il rispetto per il mare è ancora lunga.