Da millenni e fino a qualche decennio fa le tradizionali feste di paese si svolgevano per ringraziare la Madre Terra dei doni che, stagionalmente, essa forniva alle popolazioni locali. Oggi queste tradizionali feste vengono ancora annualmente svolte, ma pare che lo scopo sia, purtroppo, quello di distruggerla la nostra Madre Terra. Senza più alcuna tradizione ancestrale, esse si sono completamente piegate al turismo. Come nel caso dei fuochi articifiali che, soprattutto nel periodo estivo e con il culmine nella giornata di Ferragosto, in centinaia di paesi scatenano delle vere e proprie gare pirotecniche.
Ormai, però, è scientificamente dimostrato che questi giochi d’artificio hanno effetti negativi su animali domestici, fauna selvatica e addirittura anche per la salute dell’uomo, a causa delle polveri sottili (PM10) che scaturiscono durante la detonazione.
Gli animali domestici, a causa della deflagrazione di questi botti pirotecnici, il più delle volte impazziscono e rischiano di subire gravi conseguenze con traumi generati dalla paura, e in alcuni casi scappando vengono travolti da automobili o si gettano nel vuoto dai balconi.
Ancora peggio accade agli animali selvatici, sopratutto per gli uccelli che, a causa delle esplosioni, quelli che non muoiono sul colpo per infarto scappano via in completa assenza di visibilità, trovando la morte in seguito a impatti con case, lampioni, automobili, ecc..
Meno conosciuta, ma non meno pericolosa, è la problematica delle polveri sottili rilasciate dalle detonazioni degli spettacoli pirotecnici, che possono peggiorare malattie già esistenti o causarne di nuove. Non esiste altra fonte di polveri fini che, in un tempo così breve, rilascia una tale quantità di polveri sottili PM10 che supera di 8 volte il valore limite (neppure le automobili!!). Inoltre, alla loro accensione, si sprigiona una miscela chimica che provoca reazioni in grado di formare nuove sostanze velenose e spesso sconosciute.
Secondo Codacons “i fuochi d’artificio provocano un vertiginoso aumento delle polveri sottili, sostanze non salutari come le polveri di stronzio, bario, rame, alluminio, titanio e ferro. Non si tratta solo di una primitiva e pericolosa usanza, che ogni anno provoca centinaia di feriti, anche gravi, ma anche di una pseudomoda che, al di là degli incidenti, costituisce comunque un problema serio per la salute, in particolare per bambini, anziani ed animali”.
Infine, oltre a tutte queste problematiche vogliamo ricordare pure l’enorme quantità di rifiuti generati dagli stessi, soprattutto per quei fuochi che vengono detonati in mare. L’alluminio, a contatto con l’acqua salata del mare, può modificarsi e rilasciare sostanze nocive. Inoltre, il contenitore, generalmente costituito da cartone e alluminio si disperde nell’ambiente e in mare, costituendo un vero e proprio problema ambientale e alimentando l’inquinamento già esistente.
Augurandoci che sempre più Istituzioni prendano sul serio tale problematica e sempre più Comuni invertano questa tendenza, vi invitiamo a prendere esempio da quelle città le cui amministrazioni comunali hanno già vietato l’utilizzo di giochi pirotecnici, sostituendoli con i “fuochi senza botti”, senza controindicazioni e dai costi più ridotti. Spettacoli comunque di grande effetto, che suscitano ammirazione ed emozioni, come quelli piromusicali di Genova (accompagnati da musica sinfonica e senza detonazione), o quelli di luce, come quelli svolti alla Reggia di Caserta o al Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara.