Grazie a tutti: volontari, autorità, amici, parenti, conoscenti, turisti e curiosi. Grazie di essere stati presenti a questa manifestazione che non vuole essere un semplice momento ludico/ricreativo ma anche un punto di riflessione per comprendere l’importanza di tutelare le Tartarughe Marine, la Biodiversità marina e il nostro territorio.

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Questa giornata è diventata negli anni un appuntamento fisso dove turisti, ambientalisti e Istituzioni si incontrano in un percorso costruito negli anni dalla nostra Associazione Naturalmente Brancaleone, che punta sulla creazione di nuovi canali di comunicazione e di nuove reti di relazione che hanno lo scopo comune di salvaguardare l’ambiento marino e la biodiversità del Mare Nostrum. In tal merito il Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone coglie l’occasione per ringraziare le autorità presenti: il Vice Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Nicolò, il Dott. Giugno del Servizio Veterinario ASP di Locri, Il presidente del Parco Marino Costa dei Gelsomini Giuseppe Pezzimenti, l’Assessore all’Ambiente Alfredo Zappia e l’Assessore alla Cultura Giovanni Leggio del Comune di Brancaleone, La Guardia Costiera con le delegazioni spiaggia di Bovalino e Bianco, Il Comando Stazione dei Carabinieri di Brancaleone e La Polizia Stradale di Brancaleone.

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In questa occasione è stato liberato “Artù” una bellissima Tartaruga Marina della specie “Caretta caretta“, recuperata sul litorale ionico a Giugno del 2013. Arrivato al CRTM Artù, nome di fantasia che venne dato dai volontari del periodo, presentava un quadro clinico complesso . Il primo problema da risolvere era quello dei molti parassiti e dei funghi che infestavano il carapace, in effetti era stato necessario un lungo trattamento di lavaggi con diversi prodotti per rimuovere tutta la flora. Allo stesso tempo “Artù” non riusciva a mangiare in quanto molto debilitato, per cui l’alimentazione veniva fatta in maniera forzata. Soltanto dopo qualche mese, riuscendo a risolvere il problema dei parassiti, fu iniziato un altro lungo percorso per riabilitare la tartaruga in maniera tale da poter intervenire chirurgicamente, in quanto un amo da palangaro era posizionato nello stomaco del rettile. Artù fu operato in primavera inoltrata e dopo un lungo periodo di riabilitazione è diventato il protagonista del “Sea Turtle Day 2014“.

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In questa particolare giornata oltre che a ringraziare tutte le istituzioni presenti all’evento, non perdiamo l’occasione per ricordare l’importanza di tutelare questi animali che sono vittime accidentali della pesca che di anno in anno è sempre in costante aumento. Le stime attuali parlano di almeno 500 Tartarughe Marine che ogni anno finiscono negli ami da pesca dei palangari solo nel tratto Ionico Reggino. Un numero molto elevato considerando i tantissimi casi di pesca illegale che non vengono monitorati, ancora più importante se pensiamo che questo dato è riferito soltanto a un piccolo tratto del nostro mediterraneo, infatti le stime di oggi parlano di circa 44000 esemplari catturati nel Mare Nostrum!

Nella galleria tutte le foto scattate durante la liberazione di “Artù” una giovane tartaruga con la voglia di vivere per diventare adulta come questi rettili hanno fatto per milioni e milioni di anni.

Ringraziamo ancora una volta tutte le istituzioni presenti all’evento e in particolar modo alla Guardia Costiera che è coinvolta in primo piano nella tutela e la conservazione delle Tartarughe Marine.

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Una raccolta fondi per salvare le tartarughe marine in un momento in cui esiste un bonus per tutti, tranne che per le no-profit.
In questo articolo vogliamo raccontavi la storia di quello che è successo a Queen, dopo il rilascio in mare il 25 settembre 2020.

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