Un altro arrivo dallo Stretto di Messina

Dopo Nazzareno, grossa Caretta caretta soccorsa nei giorni scorsi dalla Capitaneria di Porto di Messina, riceviamo oggi un nuovo SOS proveniente sempre dallo Stretto di Messina. Stavolta sono gli uomini della Guardia Costiera di Villa San Giovanni che, durante una perlustrazione a largo, hanno avvistato dalla loro vedetta l’ennesimo esemplare di tartaruga marina in forte difficoltà, con le pinne avvolte in rifiuti plastici e grovigli di lenza in nylon. Prontamente hanno recuperato l’animale e contattato i responsabili del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone, giunti sul posto per recuperare la tartaruga. La morsa del nylon attorno all’arto anteriore sinistro ne ha causato  la parziale necrosi, e si farà di tutto per evitarle l’amputazione. Lesioni alle pinne, difficoltà respiratorie e forte disidratazione sono solo i primi indizi che però fanno già presagire un triste quadro clinico, che si andrà a delineare sempre di più nelle prossime ore, grazie a indagini radiografiche ed ematologiche, che forniranno la diagnosi completa di questa ennesima vittima dell’incuria umana nei confronti del mare.

La tartaruga è una Caretta caretta femmina sub adulta, del peso di 30 kg e circa 20 anni di età.

Questa volta per darle un nome abbiamo deciso di scatenare la vostra fantasia, aprendo un contest sulla nostra pagina Facebook. Lasciate un commento con il nome che vorreste darle, e quello più bello e originale sarà scelto a insindacabile giudizio dello staff.

Si ringraziano per la preziosa collaborazione il personale della Guardia Costiera di Villa San Giovanni e il servizio veterinario ASP giunto sul posto.

Una raccolta fondi per salvare le tartarughe marine in un momento in cui esiste un bonus per tutti, tranne che per le no-profit.
In questo articolo vogliamo raccontavi la storia di quello che è successo a Queen, dopo il rilascio in mare il 25 settembre 2020.

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