Recuperata Venere al CRTM di Brancaleone

Venere, detta anche “prima stella della sera” poiché primo luccichio che spunta in cielo al crepuscolo, oggi era perfettamente visibile appena il furgone del CRTM ha imboccato la strada statale 106 con a bordo l’ultima tartaruga marina recuperata. Venere, così battezzata, è un esemplare sub-adulto della specie Caretta caretta, avvistata e soccorsa dagli uomini della Guardia Costiera di Gioia Tauro all’interno del Porto stesso. I marinai, notando un bidone galleggiante all’interno della darsena, hanno scoperto la povera tartaruga impigliata in una rete da pesca in nylon e legata dalla stessa a questo galleggiante. Attraverso la sala operativa hanno subito provveduto a contattarci, intanto che l’animale veniva messo in sicurezza presso la Capitaneria di Porto. Dopo circa un’ora di viaggio eravamo sul posto. Per gli accertamenti del caso era presente anche il dott. Francesco Ascrizzi, medico veterinario del servizio di Sanità Pubblica Veterinaria.

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Una volta sistemata la burocrazia ci siamo messi subito in marcia per rientrare a Brancaleone, dove Venere avrebbe potuto ricevere le prime cure e indagini più approfondite da parte del nostro personale.

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Venere risulta abbastanza abbattuta, presenta molta vegetazione sul carapace, e questo indica che l’animale, prima di raggiungere il porto, potrebbe essere stato per molto tempo alla deriva in balìa delle correnti, impigliata in quella rete. Molto probabilmente, visto lo scarso stato di nutrizione, per lo stesso periodo di tempo non si sarà neppure alimentata.

Si vedono chiaramente le lesioni sulla natatoia anteriore destra,  provocate dalla rete che, probabilmente a causa del divincolarsi dell’animale, ha tirato sempre più, fino a deformarne l’arto, lacerandone la carne e lasciando una ferita aperta ai margini del piastrone. Non sappiamo ancora se vi è frattura articolare. Per non stressare troppo la tartaruga, la radiografia verrà effettuata domani.

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Questa è la prima tartaruga marina recuperata nel 2015.

Purtroppo ogni anno, solo nel Mediterraneo, ne muoiono, a causa della pesca, circa 45.000 esemplari. Le catture accidentali stanno minacciando seriamente di estinzione questi meravigliosi animali. Per questo siamo impegnati nella loro tutela e conservazione a 360 gradi.

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Chiunque voglia contribuire a sostenere le attività di cura di Venere o degli altri animali ricoverati può farlo con una donazione libera http://www.crtmbrancaleone.it/sostienici oppure adottando a distanza una tartaruga marina http://www.crtmbrancaleone.it/adottaunatartaruga

(Articolo scritto in data 11/01/2014)

Aggiornamenti 20 Aprile 2015: Venere non ha ancora ripreso ad alimentarsi autonomamente, per questo sarà sottoposta a chirurgia per l’inserimento di un sondino gastrico.Chiunque volesse aiutarci a sostenere queste spese veterinarie può farlo:

– contribuendo con una donazione libera:crtmbrancaleone.it/sostienici
– adottando a distanza una tartaruga:crtmbrancaleone.it/adottaunatartaruga
– partecipando ai nostri campus estivi presso il CRTM:crtmbrancaleone.it/volontariato

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Una raccolta fondi per salvare le tartarughe marine in un momento in cui esiste un bonus per tutti, tranne che per le no-profit.
In questo articolo vogliamo raccontavi la storia di quello che è successo a Queen, dopo il rilascio in mare il 25 settembre 2020.

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